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Sei nel mondo del lavoro già da qualche anno, magari nella stessa azienda e nella stessa posizione: sì, qualche volta ti è stato affidato un compito in più o una piccola responsabilità aggiuntiva, ma mai una vera e propria promozione. Eppure il lavoro va bene: le performance sono positive, i risultati brillanti, gli obiettivi ampiamente raggiunti, i tuoi colleghi riconoscono le tue capacità e il tuo capo pure… Poi? Qualche elogio, tanti bei discorsi, una pacca sulla spalla e via! Ma nessuna crescita professionale…

Se ti trovi in una situazione simile a questa, è comprensibile che il tuo ruolo – poco per volta o all’improvviso – cominci a starti stretto e che una certa dose di insoddisfazione faccia capolino nelle tue giornate lavorative: pensi che “la mia azienda non mi permette di crescere”, magari accarezzi l’idea di cambiare aria, sicuramente senti che è giunto il momento che il tuo impegno venga premiato, e non solo con un bonus una tantum alla fine dell’anno.

Ma come si chiede un avanzamento di carriera?

Come parlare con il tuo capo delle tue aspirazioni, di quello che ti piacerebbe fare nella tua azienda e per la tua azienda, del tuo percorso di crescita professionale?

Proviamo a scoprirlo insieme.

Tabella dei Contenuti

Che cos’è un avanzamento di carriera

“Avanzamento di carriera” corrisponde a “aumento di stipendio”? Sì, ma non solo.

È un diverso inquadramento contrattuale? Sì, ma non necessariamente.

Al di là dei meri termini economici, possiamo definire avanzamento di carriera (o, meglio, “crescita professionale”) un cambiamento della propria posizione lavorativa, che comporti una modifica – in positivo, ovviamente – delle mansioni, un aumento di responsabilità o l’assegnazione di (ulteriori) risorse da gestire e di obiettivi da raggiungere.

6 domande per capire se sei pronto per chiedere una crescita professionale

Prima di presentarti dal tuo capo a chiedere una crescita nel tuo percorso professionale, è bene fermarsi un attimo, porsi alcune domande e riflettere sul proprio operato e sui propri atteggiamenti. Non solo per ottimizzare le tue probabilità di successo quando affronterai il discorso, ma anche per evitare potenziali (e controproducenti) figuracce e soprattutto per scoprire eventuali lacune che puoi colmare dedicandoti alla tua formazione o ad un percorso di coaching personalizzato.

1: Ho sempre dato il meglio nella mia attuale posizione?

Dedizione e impegno costanti, anche quando un progetto fatica a decollare o un compito si rivela poco stimolante. Disponibilità a fare qualcosa in più del previsto, per raggiungere un obiettivo, rispettare una scadenza importante o anche solo per dimostrare un minimo di flessibilità. Questi sono solo alcune delle qualità che – agli occhi di un capo – segnalano la tua prontezza e la tua adeguatezza ad affrontare sfide più impegnative, da tutti i punti di vista.

2: I miei responsabili sanno come sto lavorando?

Fare un buon lavoro in sé, a prescindere da tutto il resto, è importantissimo. Ma, se vuoi che i tuoi sforzi vengano premiati e vuoi ottenere la tanto agognata crescita professionale, è altrettanto importante che i tuoi responsabili ne siano a conoscenza: aggiornali spesso sull’avanzamento dei tuoi progetti, su eventuali difficoltà che hai incontrato, sulle strategie che hai messo in campo per risolvere (o prevenire) i problemi, sulle tue idee e i tuoi suggerimenti…

Il tuo responsabile avrà così modo di conoscere in maniera più approfondita e di apprezzare le tue capacità e il tuo modo di lavorare e gli sarà più facile riconoscerti un avanzamento di carriera al momento opportuno.

3: Ho voglia di continuare a imparare?

Dicevamo prima che spesso, quando una promozione non arriva e sembra che il nostro capo si sia dimenticato di noi, uno dei pensieri più diffusi è “La mia azienda non vuole farmi crescere”.

Soluzione alternativa: proponi tu al tuo responsabile attività per la tua formazione (che sia un corso di aggiornamento o un approfondimento tecnico strettamente legato alla natura del tuo lavoro) oppure pensaci tu in prima persona.

Investire su te stesso è sempre un’ottima opzione.

E mostrarsi pronto ad acquisire competenze che vadano oltre quanto richiesto dalla tua posizione attuale costituisce un valore aggiunto che può fare la differenza, quando si parla di aspettative di crescita professionale.

4: Sono in grado di stabilire rapporti positivi con i miei colleghi e con i miei interlocutori?

Certo, anche in un ambiente di lavoro simpatie e antipatie sono all’ordine del giorno, ma è fondamentale fare in modo che le inclinazioni personali non influenzino i rapporti professionali.

Comportarsi con educazione e gentilezza in ogni circostanza, dialogare, ascoltare, dare consigli utili, affrontare eventuali divergenze con un atteggiamento diplomatico e contemporaneamente assertivo: questi sono alcuni degli elementi che possono farti riconoscere come una figura affidabile, autorevole e meritevole di rispetto all’interno della tua rete di contatti (che siano i tuoi colleghi più stretti, i membri del tuo team, altre persone della tua azienda, i tuoi clienti o i tuoi fornitori), da mettere in cima alla lista per un possibile avanzamento di carriera.

5: Sono disposto ad apprendere dai miei colleghi?

Sembra una domanda stupida, ma la risposta non è così scontata se aggiungiamo “senza invidie e senza temere il confronto”.

Circondarsi dei colleghi “migliori” stimola a fare continuamente meglio, ad assimilare le best practice, a condividere obiettivi e risultati in un’ottica di crescita comune. Vuol dire anche non avere paura di sbagliare, imparare dai propri errori, mettere in circolo le informazioni, non infastidirti se un tuo collega ti dà un suggerimento per migliorare il tuo lavoro e quello del team, continuare a crescere.

6: La mia azienda può offrirmi una crescita professionale?

Dopo l’esame di coscienza, bisogna però anche analizzare la realtà in cui si opera: la tua azienda può offrirti spazi di crescita oppure ti trovi in una sorta di vicolo cieco, in cui ti senti combattuto tra l’attaccamento e la lealtà ad una realtà a cui appartieni da tempo e a cui ti sei abituato, da una parte, e dall’altra le tue necessità di sviluppo e di crescita?

Se la risposta è sì, se quindi la tua azienda può offrirti quell’avanzamento di carriera che desideri e che pensi di meritare, non ti resta che mettere in pratica questi semplici consigli per chiedere al tuo capo una crescita professionale.

4 consigli per chiedere una crescita professionale

Ecco quindi, dopo averti dato in un questo articolo qualche consiglio su come gestire in generale la relazione con il tuo capo, alcuni suggerimenti per chiedere al tuo responsabile un avanzamento di carriera e avere successo.

Consiglio n. 1: Parla con il tuo capo

Non sempre (per fortuna!) il nostro capo può entrare nella nostra testa e leggerci nel pensiero i nostri desideri e le nostre richieste lavorative. Non dare quindi per scontato che il tuo responsabile sappia che desideri una crescita professionale e non aspettare che sia lui (o lei) a proporti un avanzamento di carriera. Prendi in mano la situazione e, se una promozione è quello che vuoi e che senti necessario per la tua vita professionale, parlagliene direttamente.

Magari non davanti alla macchinetta del caffè o quando il boss sta per entrare in una riunione delicata… meglio chiedere un incontro e ritagliarsi un momento di tempo in cui tu possa raccontare le tue necessità e le tue aspettative e il tuo capo possa dirti che cosa la tua azienda può offrirti per garantirti la possibilità di un percorso di crescita.

Consiglio n. 2: Prenditi tempo e preparati

Prima di affrontare il discorso “crescita professionale” con il tuo capo, assicurati di avere ben chiaro ciò che vuoi ottenere (Un team da gestire? La responsabilità di quel nuovo progetto di cui il capo vi ha parlato durante la riunione mensile? Nuove opportunità di formazione? Un aumento di stipendio?). Pensa ai tuoi obiettivi a lungo termine e a quale direzione vuoi imprimere alla tua carriera, analizza i tuoi punti di forza e le tue aree di miglioramento, ripensa agli ultimi feedback che hai ricevuto dal tuo capo, identifica i tuoi interessi. Sii proattivo nel parlarne al tuo capo: magari non otterrai un risultato immediato, ma sicuramente il tuo responsabile terrà a mente la vostra conversazione e ti prenderà in considerazione per occasioni di avanzamento di carriera future.

Consiglio n. 3: Chiedi consiglio al tuo responsabile

Al punto precedente ti abbiamo consigliato di chiarirti bene le idee su chi sei e che cosa vuoi, ma magari – anche così – potrebbero esistere opzioni e strade che non hai considerato.

Se è vero che un manager dev’essere anche leader e coach, allora non perdere l’occasione di chiedere al tuo capo qualche consiglio su come potresti crescere e farti trovare pronto per un’opportunità di avanzamento di carriera: quali skill acquisire? Su quali aspetti puntare maggiormente? Quali aree rafforzare con un percorso di formazione o di coaching mirato?

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Consiglio n. 4: Agisci in maniera indipendente

Il tuo capo è sicuramente una figura chiave per il tuo percorso di carriera, ma non è l’unica. L’altra figura chiave – forse quella principale – sei tu.

Iscriviti a corsi di formazione (anche se apparentemente possono sembrare lontani dal tuo ambito di lavoro), segui un percorso di coaching, frequenta convegni o seminari (ormai ce ne sono tantissimi anche online), approfondisci temi di tuo interesse, leggi libri e riviste, alimenta il tuo network di conoscenze e di contatti (non solo su LinkedIn). In quattro parole: investi su te stesso. Gli altri se ne accorgeranno.

Vuoi avere maggiori informazioni sulla crescita professionale? Contattaci per ulteriori chiarimenti.

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Annalisa Ferrario

Dopo la laurea in Economia e Management per le Arti, la Cultura e la Comunicazione, ha lavorato per cinque anni al progetto di un museo di storia contemporanea, dove ha avuto modo di collaborare con persone di diverso background provenienti da vari paesi europei.

Appassionata di canto e diplomata in pianoforte, lavora in AdActa Consulting dall'inizio del 2020 come responsabile delle attività di marketing e comunicazione esterna della società ed è entusiasta di lavorare ogni giorno con un grande team di professionisti.