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Storytelling mon amour (perché dovresti innamorarti e fare innamorare con la narrazione d'impresa)
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“Stai già facendo Marketing con lo storytelling aziendale? Sappiamo tutti che ogni azienda racconta i propri prodotti, marchi o servizi per “ingaggiare e fidelizzare” il cliente. E alla fine non sarebbe meglio dire sedurre e conquistare, un po’ come fanno gli innamorati?”

Conquistare il cuore dell’amato/a non è forse un’impresa?

Come la seduzione anche la narrazione si avvale di uno stile

Che fai quando seduci qualcuno?

Metti in campo, a modo tuo, ogni strategia utile per costruire e consegnare “all’amato/a”, o al cliente, una storia di te che sia tanto affascinante e credibile da soddisfare e fidelizzare il contratto “d’amore”. Di fatto Progetti e mostri una rappresentazione di te stesso per essere ed essere visto ovvero fai narrativa d’impresa.

Quando non scatta il colpo di fulmine il corteggiamento “narrativo” può essere lungo e impegnare più fronti

Lo scrittore e generale francese del Settecento De Laclos, nel famoso romanzo di seduzione Le relazioni pericolose, sosteneva che “non esiste fortezza inespugnabile”. È pur vero che talvolta il cliente/amato cede per sfinimento a forza di raccontargliela…

E d’altra parte, come sai, il destinatario/cliente è consapevole che c’è sempre un “gap” tra quello che vede, o sente da te, e quello che sarà di te e di voi.

Senza scomodare i romanzi e le neuroscienze, è la dimensione immaginativa del futuro e la promessa che contiene, che convince le parti a chiudere l’accordo. Sta poi a te mantenere eticamente la promessa (fedeltà) e tenere ben viva l’immaginazione, (soddisfazione) altrimenti sarai vissuto e ricordato come un seduttore da strapazzo dal quale fuggire perché avrai illuso con una “fantasia” e tradito con l’inganno.

Se non vuoi scomodare la C.I.A. devi Curare l’Intelligence Amorosa

E così come l’innamorato fa “intelligence”, cioè cerca di capire che cosa “smuove” l’amato/a che cosa ama sentirsi dire (quali emozioni) così il narratore deve ascoltare il suo potenziale cliente per capire quale storia raccontargli, con quali mezzi e modalità.

Come puoi fare storytelling d’impresa (se credi davvero che l’amore sia un’impresa)

Il “pubblico/target/amata” vuole la storia che ha voglia di ascoltarela sua, dunque, non quella di chi la offre!

Non solo: se la storia che racconti funziona, e hai fatto i passi giusti, il pubblico diventa “direttamente interessato” e ri-marca la tua “narrazione”, cioè fa branding mentre tu conquisti.

Tu narratore aziendale, che hai capito il tuo cliente, devi raccontare una storia che ne sottolinei le competenze; una storia rappresentativo che ne mostri i successi; una storia di posizionamento che ne dimostri l’unicità e le capacità, una sequenza di fatti che ne evidenzino la reputazione; una batteria di sogni che identifichino il futuro e la ragione perché lui è lì in quel momento così importante.

Quando il rapporto narrativo è ben saldo e fidelizzato anche qualche caduta di stile sarà perdonata con indulgenza e dunque attenzione a non tirare troppo la corda!

7 domande per raccontare la storia che fa innamorare per sempre (fino a che… )

1. Che cosa vuoi ottenere?

2. A chi la devi raccontare?

3. Che cosa raccontare?

4. Come ti poni?

5. Come ti mostri?

6. Quali strumenti usi?

7. Quanto tempo ci metti a consegnare la storia?

6 cose essenziali da sapere (se non vuoi apparire un seduttore da strapazzo

1. Cosa descrive la tua azienda/organizzazione/professione

2. Come è descritta dagli altri;

3. Con quali simboli e come si presentano le tue persone;

4. Di cosa ha bisogno a motivo del suo/tuo passato;

5. Qual è il suo presente (mission);

6. Qual è il suo progetto futuro (vision).

Strategia di corteggiamento (se vuoi fare una gran bella figura)

È duplice: intelligence verso il pubblicointelligence all’interno dell’organizzazione.

E poi devi avere chiari i valori aziendali, la cultura, il clima, i ruoli, i poteri, gli standard, le regole e gli atteggiamenti. Infine, dovrai scegliere il mezzo o i canali di relazione e comunicazione che si adotteranno.

Narratori si nasce o si diventa? (sapersi raccontare per essere riconosciuti)

Da diversi anni mi occupo di ispirare i narratori d’impresa agli elementi di base delle storie, ai metodi progettuali, alle strategie di ascolto e alle incredibili dinamiche creative che sottendono e alimentano tutte le storie, anche quelle ritenute poco interessanti e che sembra che nessuno voglia o sappia raccontare.

La storia più bella è sempre la tua. Impara a raccontarla!

Perché, se non ti fai notare, nessuno ti nota, mon amour!

Questo articolo ti è piaciuto e hai qualcuno a cui consigliarlo (un collega o magari il tuo capo)? 🙂Condividilo!

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Maurizio Matrone

Si diverte molto a raccontare e a inventare storie vere. Non è un caso che sia scrittore e formatore: incline al "cambiamento", ispira e trascina persone e organizzazioni a immaginare mondi possibili da progettare e raccontare con reciproco piacere.
Ha fatto il poliziotto, è stato direttore di una Fondazione culturale, ha pubblicato saggi, romanzi gialli, opere per l'arte, il teatro e i ragazzi, ha scritto sceneggiature televisive e ha organizzato festival letterari e cinematografici.
Da anni crea percorsi narrativi e di formazione sulle diverse declinazioni dello storytelling per aziende, pubbliche amministrazioni e università.